UNA STAGIONE COMPLICATA, LA PREVIEW DI VARESE-TRIESTE

Varese si presenta alla sfida di questa sera con la salvezza in tasca, forte dei sei punti di vantaggio che è riuscita a mettere tra sé e le due squadre – Scafati e Pistoia – al momento invischiate nella zona retrocessione. L’addio di Mannion in direzione Milano, avvenuto proprio nei giorni della partita di andata al PalaTrieste, ha condizionato la stagione dei lombardi, che però hanno mantenuto il loro stile spiccatamente offensivo per tutto l’anno.

Se l’attacco ha sempre funzionato a pieno regime, non si può certo dire lo stesso della difesa: Varese ha subito davvero troppo nella prima parte di stagione sotto la guida di Coach Mandole, così, in febbraio, la squadra è stata affidata a Coach Kastritis con l’obiettivo di portare a casa l’obiettivo salvezza e ripartire con un nuovo progetto tecnico.

Mitrou-Long è il playmaker titolare della squadra; il greco, che arriverà alla decima presenza in maglia Varese proprio nella partita di domenica, ha portato tanta qualità individuale e capacità di creare per i compagni, ed è presto diventato il secondo miglior assistman della squadra con 4,7 di media. Dalla panchina esce una delle sorprese più positive di questa Serie A: il giovane italiano Librizzi, capitano della squadra che ha tenuto a galla i biancorossi nei momenti più difficili con grandi prestazioni soprattutto al tiro da tre.

Nel ruolo di guardia troviamo Hands, miglior realizzatore del campionato con quasi venti punti di media e miglior assistman della propria squadra con 4,9 assist di media; Varese arriva fin dove la porta Hands, che si è reso protagonista di una stagione ottima a livello individuale ma non è sempre riuscito a conciliare tutto ciò con il successo della squadra. In ogni caso, fermare lui vuol dire arginare gran parte del potenziale offensivo della squadra di Coach Kastritis. La sua riserva è Bradford, solido veterano che non è mai riuscito a trovare la giusta fiducia al tiro da fuori ma è in grado di contribuire in tanti modi diversi.

Il primo tra gli esterni di Varese è Alviti, ex giocatore della Pallacanestro Trieste, che quest’anno si è dimostrato una parte vitale della squadra specialmente con le sue prestazioni al tiro da tre, fondamentale nel quale non solo è il migliore in squadra con il 44,5%, ma anche uno tra i più pericolosi in tutta la Serie A, dato che ne tira oltre sei di media a partita. Da quando è cambiato l’allenatore, sta trovando minuti anche il diciannovenne Assui, giocatore di una forza fisica straordinaria che ha portato tanta sostanza alla difesa di Varese.

Anticevich ed Esposito sono state due aggiunte dell’ultimo minuto per rimpolpare il reparto ali, ma nessuno dei due ha avuto grande impatto finora: Anticevich è quello più perimetrale dei due, mentre Esposito, arrivato da Verona, si trova più a suo agio lottando nel pitturato.

Il centro è il dinamico Akobundu-Ehiogu, molto atletico e verticale ma leggero, come testimoniano gli appena quattro rimbalzi a partita; eccelle invece quando si tratta di proteggere il ferro, fondamentale in cui è primo in tutta la LBA con 1,9 stoppate di media a partita. A dargli il cambio dalla panchina c’è il veterano Fall, che svolge a dovere il suo ruolo ma non ha grande impatto sulle partite.  

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