COACH CHRISTIAN PRESENTA LA PARTITA CON VERONA

Dalla sala stampa del PalaTrieste, coach Jamion Christian presenta la sfida casalinga con la Scaligera Verona, in programma sabato 30 dicembre alle ore 20.30. Gara valida per la diciassettesima giornata del Girone Rosso di Serie A2 e terminata 81-69 a favore degli scaligeri nella partita di andata. Di seguito, le dichiarazioni del coach.

Coach, la sfida con Verona sarà un passaggio importantissimo per la classifica biancorossa, soprattutto in vista degli scontri diretti.

“Ogni partita di questo campionato è di estrema importanza. Non dobbiamo ripetere l’errore fatto con Bologna e perdere contro una squadra due volte in questa stagione. Se riusciremo a farlo, ci metterà davvero in una posizione favorevole per il futuro. Ma, allo stesso tempo, sappiamo quanto sia forte una squadra come Verona. Hanno anche loro avuto una striscia positiva di risultati, e le partite che hanno perso sono state davvero combattute fino all’ultimo minuto. Sono tosti, fisici, intelligenti e ben allenati. Come abbiamo fatto fino ad ora, dovremo essere al massimo delle nostre capacità quando conta di più, ho molta fiducia nei ragazzi. Indipendentemente dalla classifica, indipendentemente da tutto, dobbiamo essere estremamente concentrati su ciò che è più importante, e cioè di essere al massimo alle 20:30 di sabato”.

La trasferta di Bologna ha interrotto il percorso di vittorie che durava da 8 giornate. Come ha reagito la squadra in questa settimana di allenamenti?

“Stiamo migliorando e progredendo costantemente. La partita contro Bologna ci ha offerto l’opportunità di continuare ad imparare da noi stessi. Sappiamo che in questo campionato, la squadra in grado di imparare di più, avrà la meglio alla fine. Stiamo ancora lavorando per scontri come questi, ma sappiamo in ogni caso di essere una delle squadre migliori in questo campionato. La nostra risposta questa settimana è stata eccezionale. Giorni davvero impegnativi di allenamento con i ragazzi che sono concentrati ed entusiasti di scendere in campo contro una squadra forte, per continuare a mostrare cosa siamo capaci di fare”.

A Bologna si è pagata soprattutto la gestione dei falli nel reparto lunghi. Vildera fuori nel terzo quarto e Candussi con 4 falli. Come fare per cercare di evitare una situazione simile?

“Abbiamo finito la partita con più o meno lo stesso numero di falli di Bologna. Come statistica è particolare perché siamo una delle squadre meno fallose del campionato. In ogni caso dobbiamo gestire i falli in modo che i nostri ragazzi giochino liberamente e in modo rilassato, dandogli l’opportunità di esprimersi al massimo delle loro capacità. Abbiamo Justin Reyes che può anche adattarsi e giocare come centro, e abbiamo ragazzi come Giancarlo Ferrero che possono giocare come ala grande e come 5. Abbiamo una buona versatilità nel reparto lunghi. Una cosa importante che vogliamo assicurarci è utilizzare i nostri falli in modo intelligente, essere aggressivi e non metterci nella condizione di fare falli inutili. L’altro giorno, ne abbiamo commessi un paio così, ma per la maggior parte del tempo, siamo stati piuttosto bravi nel gestirci”.

Verona è l’ultima che nel girone d’andata è riuscita a superare la tua squadra, con uno scarto di 12 punti. Si giocherà guardando anche alla differenza canestri?

La cosa più importante è vincere la partita, punto. Certo, per noi alla fine dei 4 periodi sarà importante anche la differenza canestri, specialmente dopo la sconfitta con Bologna, ma ci concentriamo sul risultato. Entrambe le squadre saranno estremamente concentrate e c’è un grande rispetto reciproco. Qualunque squadra sia in vantaggio alla fine, ovviamente cercherà di distanziarsi il più possibile. Un elemento importante è che hanno giocato una partita in più rispetto a noi. Se riusciamo a fare il nostro dovere speriamo che la differenza canestri non conti alla fine dell’anno. Ma è sicuramente qualcosa di cui dobbiamo tener conto, perché riconosci che in uno scenario di parità con la loro vittoria contro Bologna, avranno l’opportunità di essere in vantaggio”.

Sarà l’ultima sfida di questo 2023, vuoi fare un rapido bilancio del tuo anno fino a qui?

“All’inizio del 2023, mi trovavo in una posizione interessante come allenatore. Stavo lavorando, dedicandomi di più ai media, alla comunicazione e osservando da lontano le migliori squadre al mondo giocare un gran basket. Cercavo di implementare le cose che avevo imparato guardando le squadre più forti. È stata davvero una benedizione, grazie a Michael e dei nostri proprietari per avermi dato questa opportunità. Sto cercando di fare tutto il possibile per applicare ora alla nostra squadra tutte le lezioni apprese nel corso dell’anno. È stato bello vedere risultati positivi da alcune di quelle lezioni e dalle cose che abbiamo esaminato attentamente quest’anno. Sto guardando da dove è partita la nostra squadra, imparando a fidarci l’uno dell’altro, imparando ad essere tutti coinvolti, imparando ad essere uniti, imparando ad essere estremamente concentrati sul momento e imparando a competere come un’unica entità. Mi piace dove siamo perché so che ci attende ancora una grande crescita. Quando guardo la nostra squadra giocare, vedo ragazzi fare cose che forse non hanno mai fatto nella loro carriera, e stanno solo imparando a farle adesso.

Quindi, chiudo l’anno credendo che il nostro futuro sarà più luminoso del nostro passato. Assimileremo le lezioni che siamo riusciti a imparare, porteremo con noi le persone che siamo riusciti a influenzare nel corso del tempo, prenderemo il buono e il cattivo e poi domineremo il nostro futuro. Dobbiamo davvero imparare ad essere presenti e concentrarci su ciò che è più importante per noi in questo momento. Ho imparato nell’ultimo anno che non si sa mai cosa succederà. Quello che possiamo fare è accumulare il maggior numero possibile di giorni positivi e il maggior numero possibile di buone azioni. Questo ci darà l’opportunità di avere successo e la massima felicità. Mentre concludiamo il 2023 e apriamo il 2024, ho una quantità enorme di speranza perché credo profondamente nelle persone con cui lavoro ogni giorno. Credo nelle persone che abbiamo in campo e credo che stiamo solo grattando la superficie di ciò che possiamo veramente diventare“.

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